La violenza sessuale nei conflitti bellici

analisi, criticità e prospettive d'intervento

La violenza sessuale in relazione ai conflitti rappresenta un’arma che indistintamente colpisce donne, uomini, ragazze, ragazzi e bambini. Rappresenta una tattica di guerra che in piena violazione dei Diritti umani ha come obiettivo quello di distruggere la vita delle vittime senza ucciderle, una strategia di guerra che mira a distruggere il tessuto sociale esistente, colpendo con i propri effetti anche le famiglie e le comunità di appartenenza delle vittime. In occasione dell’ VIII Giornata Internazionale indetta dalle Nazioni Unite per l’eliminazione della violenza sessuale dai conflitti, che dal 2015 ricorre ogni anno il 19 giugno, Stop Rape Italia ha organizzato un mese di sensibilizzazione che si conclude con la presentazione del Report realizzato in collaborazione con il Laboratorio di Sociologia e Ricerca Sociale del Dipartimento di Scienze Politiche, Università degli Studi “Roma Tre”.

La presentazione, tenuta presso la Sala Caduti di Nassirya Senato della Repubblica Piazza Madama. Durante la presentazione sono intervenuti: la Senatrice Valeria Fedeli, la già Senatrice Silvana Amati, il Professor Francesco Antonelli, la Dottoressa Pina Sodano, la Vice Ministra Marina Sereni e la Dottoressa Tibisay Ambrosini.

La presentazione è stata accompagnata dall’esposizione fotografica “Portraits of Courage: Survivors at the forefront of peace and change” promossa da Stop Rape Italia in collaborazione con al Dr. Denis Mukwege Foundation e la rete SEMA (Global Network of Victims and Survivors to End Wartime Sexual Violence) con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

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